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Maggio dei Libri 2024 – Palazzo Pinto – Sammichele di Bari

I bambini hanno diritto a partecipare all’arte in tutte le sue forme ed espressioni, a poterne fruire, praticare esperienze culturali e condividerle con la famiglia, le strutture educative, la comunità, al di là delle condizioni economiche e sociali di appartenenza”.

Varata a Bologna nel 2011 la “Carta dei diritti dei bambini all’arte ed alla cultura” nasce da un progetto di “La Baracca-Testoni”, un gruppo di lavoro che si occupa di teatro di innovazione per ragazzi con il sostegno di privati ed istituzioni e che ha coinvolto nell’operazione insegnanti, educatori e dirigenti scolastici.

Diciotto principi tradotti in ventisette lingue con illustrazioni create appositamente da disegnatori italiani. Parole e immagini, insieme, per affermare il diritto dei bambini e delle bambine di tutto il mondo all’arte e alla cultura.

L’arte e la cultura non possono essere considerati un “bisogno primario”, ma riteniamo siano un “bisogno necessario”, perché offrono conoscenza e perché inducono al sogno. Perché stimolano nuove visioni, nuove sensibilità e competenze.

I diciotto diritti raccontano un’idea di bambino competente, che indipendentemente dall’età è cittadino a tutti gli effetti e per questo soggetto di diritti.
Il progetto, diventato anche un libro illustrato, ha ottenuto adesioni da ogni parte del mondo e ha ricevuto riconoscimenti importanti, come la Medaglia da parte del Presidente della Repubblica Italiana.

La diffusione e la condivisione di questa “Carta dei diritti dei bambini all’arte e alla cultura” ha come obiettivo quello di realizzare una campagna di promozione culturale senza scopo di lucro, al fine di diffondere ulteriormente la conoscenza e la pratica dei diritti dei bambini, e soprattutto dei doveri degli adulti.

Atalante aps

Palazzo Pinto – Comunità creativa

Carta dei diritti dei bambini all’arte e alla cultura

I bambini hanno diritto:

  1. ad avvicinarsi all’arte, in tutte le sue forme: teatro, musica, danza, letteratura, poesia, cinema, arti visuali e multimediali;
  2. a sperimentare i linguaggi artistici in quanto anch’essi saperi fondamentali;
  3. a essere parte di processi artistici che nutrano la loro intelligenza emotiva e li aiutino a sviluppare in modo armonico sensibilità e competenze;
  4. a sviluppare, attraverso il rapporto con le arti, l’intelligenza corporea, semantica e iconica;
  5. a godere di prodotti artistici di qualità, creati per loro appositamente da professionisti, nel rispetto delle diverse età;
  6. ad avere un rapporto con l’arte e la cultura senza essere trattati da consumatori ma da soggetti competenti e sensibili;
  7. a frequentare le istituzioni artistiche e culturali della città, sia con la famiglia che con la scuola, per scoprire e vivere ciò che il territorio offre;
  8. a partecipare a eventi artistici e culturali con continuità, e non saltuariamente, durante la loro vita scolastica e prescolastica;
  9. a condividere con la famiglia il piacere di un’esperienza artistica;
  10. ad avere un sistema integrato tra scuola e istituzioni artistiche e culturali, perché solo un’osmosi continua può offrire una cultura viva;
  11. a frequentare musei, teatri, biblioteche, cinema e altri luoghi di cultura e spettacolo, insieme ai propri compagni di scuola;
  12. a vivere esperienze artistiche e culturali accompagnati dai propri insegnanti, quali mediatori necessari per sostenere e valorizzare le loro percezioni;
  13. a una cultura laica, nel rispetto di ogni identità e differenza;
  14. all’integrazione, se migranti, attraverso la conoscenza e la condivisione del patrimonio artistico e culturale della comunità in cui vivono;
  15. a progetti artistici e culturali pensati nella considerazione delle diverse abilità;
  16. a luoghi ideati e strutturati per accoglierli nelle loro diverse età;
  17. a frequentare una scuola che sia reale via d’accesso a una cultura diffusa e pubblica;
  18. a poter partecipare alle proposte artistiche e culturali della città indipendentemente dalle condizioni sociali ed economiche di appartenenza, perché tutti i bambini hanno diritto all’arte e alla cultura.