La città
Sammichele di Bari è un centro collinare, di origini piuttosto recenti, la cui economia si basa soprattutto sull’agricoltura. I sammichelini o casalini, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale. Il territorio, solcato dalla lama detta “Lamone”, ha un profilo geometrico lievemente ondulato, con qualche differenza di altitudine più accentuata.
L’abitato, che mostra segni di espansione edilizia, conserva pregevoli testimonianze del passato: sulle facciate di alcuni edifici spiccano delle maschere apotropaiche, realizzate da maestri scalpellini, su pietra locale; il suo andamento plano-altimetrico è leggermente vario.
Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, domina la figura alata di San Michele che brandisce la spada e sostiene una bilancia, raffigurato nell’atto di calpestare un dragone
Storia
La prima frequentazione della zona risale all’età del bronzo, stando al menhir monolitico situato sulla strada per Turi e ai reperti rinvenuti nella località detta “Il Pentimone”. Nelle epoche successive il territorio dovette probabilmente spopolarsi, a seguito della nascita sul monte Sannace (nell’agro di Gioia del Colle) di un importante insediamento peuceutico, che funse da polo di attrazione per la gente dei villaggi circostanti. Chiamata San Michele (dal Santo Patrono) fino al 1863, quando un regio decreto aggiunse la specificazione, nel dialetto locale è detta “u cuasale”, da cui deriva l’altro nome, i casalini, usato per designarne gli abitanti.
La sua fondazione, all’inizio del XVII secolo, avvenne a opera del feudatario Michele Vaaz, in onore del quale si scelse l’Arcangelo come Patrono del borgo. Originariamente popolata da una colonia di serbo-croati, in seguito espulsi, per non aver osservato il rito cattolico, si sviluppò attorno a un castello preesistente.
La sua storia, in cui mancano avvenimenti di rilievo, ha seguito quella del resto della regione, annessa al regno d’Italia al termine del restaurato governo borbonico. Tra i monumenti figurano: il castello Caracciolo, risultato della trasformazione di una residenza di caccia, costruita dai banchieri genovesi Centurione, tra il XV e il XVI secolo; il palazzo Pinto, dell’inizio del Novecento; la chiesa della Maddalena, edificata nella seconda metà del XVII secolo su una cappella cinquecentesca; le chiese di Santa Maria del Carmelo e San Francesco, dell’Ottocento.
Cosa da vedere a Sammichele di Bari
Palazzi e chiese, opere artistiche, musei e luoghi misteriosi. Una visita a Sammichele di Bari offre una passeggiata di sicuro interesse, in una scenografia che mescola tradizioni pugliesi e aspetti particolari, che rendono questo borgo davvero unico nel suo genere. Ecco cosa non perdere a Sammichele di Bari.
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Arco dell’Orologio Civico
L’Arco dell’Orologio Civico è il primo punto di interesse da ammirare prima di partire alla scoperta del borgo. Rappresenta l’originaria porta d’accesso al centro storico del paese ed è stato realizzato negli anni 1876-1878. La struttura consta di una torre, formata da un ampio arco tramite cui si entra nel borgo, una finestra e un grande orologio.
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Castello Caracciolo
Ubicato proprio nel centro storico di Sammichele di Bari, il Castello Caracciolo è fra le attrazioni assolutamente da non perdere. Eretto agli inizi del ’400 con funzioni militari e difensive, è stato probabilmente voluto dalla famiglia Acquaviva, di cui si può ancora vedere lo stemma. Sul finire del 1700 divenne di proprietà dei Caracciolo di Vietri. Nella seconda metà dell’800, invece, fu oggetto di lavori di restauro, che gli conferirono lo stile gotico-medievale tutt’ora ammirabile. A partire dagli anni ’70, la Rocca è sede del Museo della Civiltà Contadina, intitolato al professor Dino Bianco, e periodicamente sede di mostre temporanee.
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Principali Chiese di Sammichele di Bari
Tra i diversi edifici religiosi presenti nel borgo e nelle immediate vicinanze, sono sicuramente da non perdere la Chiesa madre della Madonna del Carmine e quella dedicata a Maria Maddalena. La prima, impreziosita da una facciata in pietra bianca, portali bronzei e 2 campanili, presenta al suo interno opere e decorazioni di pregio. La seconda, antica Chiesa madre del paese, ha uno stile barocco e racchiude pitture, affreschi ed anche statua in legno del patrono San Michele.
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Casa La Rocca e Palazzo Pinto
Si tratta di 2 interessanti edifici siti a Sammichele di Bari. Casa La Rocca ha la facciata in pietra e 2 balconcini identici. Risale, probabilmente, agli inizi del XIX secolo e oggi è sede dell’Ufficio per le informazioni turistiche. Palazzo Pinto è invece una casa padronale, costruita a inizio ’900 su volere di Francesco Pinto. Nel corso degli anni, è stato sede del Comune, poliambulatorio e sede museale. Oggi il Palazzo ospita Biblioteca e Archivio Storico.
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I Menhir
Gli amanti del mistero non perderanno certamente l’occasione di ammirare i 2 enigmatici Menhir presenti a Sammichele di Bari. Dalle funzioni rimaste ignote, i Menhir sono monoliti in pietra e dalla forma allungata, risalenti al Neolitico e testimoni quindi di antichissimi insediamenti umani. Sono oggetto di molti racconti, interpretazioni e leggende, tra le quali quella secondo cui, alla loro base, siano nascosti tesori di inestimabile valore.
RELAZIONI
Tra gli appuntamenti tradizionali con il folclore locale meritano di essere citati: i festini carnascialeschi, con balli mascherati, che si svolgono nel rispetto di regole precise, sulla cui osservanza vigila un caposala; i falò di San Giuseppe, il 19 marzo; la fiera di maggio; la mostra dell’artigianato locale, ugualmente a maggio; la fiera di agosto; la festa di San Rocco, venerato dai muratori, che si onorano di portare in processione la statua del Santo, il primo sabato e la successiva domenica di settembre; la sagra della zampina, del bocconcino e del buon vino, l’ultimo sabato di settembre; la festa di San Michele della Vendemmia, nel centro storico, il 29 settembre, e il presepe vivente, a dicembre. Il mercato settimanale si svolge il giovedì. La festa del Patrono, San Michele Arcangelo, viene celebrata l’8 maggio.
Maggiori informazioni: https://www.regionepuglia.org/sammichele-di-bari/